CENNI STORICI Il paese si trova sul versante settentrionale della Sila Greca, situato su un'altura, tra due valloni di fiumara. Apparteneva al feudo dell'Abbadia del Patire di Rossano come si riscontra in un diploma ruggeriano del 1104. Venne fondato alla fine del XV sec. da profughi albanesi. Fu casale di Corigliano e appartenne in origine al principe di Bisignano. Successivamente passò alla famiglia Saluzzo, che tenne il paese fino al 1806. Era chiamato "Mbuzat", dal nome del capo che vi condusse i compatrioti di nome "Busa". Ha dato i natali a Giulio Variboba (sec. XVIII autore di numerosi canti sacri arbëreshë che ancora oggi vengono eseguiti durante le Kalimere della Settimana Santa; ricordiano, inoltre, Antonio Argondizza, pubblicista; Michele Masci ed Atanasio Dramis che dettero un grosso contributo al Risorgimento Italiano. |
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Anche a S.Giorgio rimane vivo l'uso in particolari festività dei costumi tradizionali. |
![]() La chiesa parrocchiale costruita nel 1712, dedicata a San Giorgio Megalomartire, è un interessante costruzione barocca, con imponente torre campanaria a pianta quadrata cuspidata e con tipica cupola bizantineggiante (a cerchi concentrici di tegole). Linterno della chiesa è diviso in tre navate con capitelli laterali. Da visitare la Sala Consiliare del Comune, dove si possono ammirare i maestosi dipinti del pittore albanese Petrit Ceno, dedicati alla venuta degli Albanesi in Italia. |