Ritratti e Personaggi

Il Signor Daniel
Jonah a tre anni
Jonah a sette anni
Il mio passaporto

Il mio passaporto per entrare nel film
Personaggio: il cuoco
Colore che mi ha colpito: il nero
Un luogo che ricordo: la casa di Jonah
Una frase importante: guarda il cielo e non odiare nessuno
Un gesto che mi è piaciuto: la posata regalata a Jonah dal cuoco
Un gesto che non mi è piaciuto: la fucilazione degli ebrei
Un’emozione positiva che ho provato: gioia per Jonah quando ha festeggiato il compleanno del padre
Un’emozione negativa: ho provato dolore quando Jonah è rimasto solo senza i suoi genitori
Un pensiero sul film: è un film che ti fa capire cosa sia la guerra e il razzismo. Prima d’ora avevo solo una vaga idea di ciò. (Damiano)


 
Un personaggio con cui mi piacerebbe entrare nel film: il padre di Jonah, perché è un uomo leale e generoso
Un colore che mi ha colpito: il nero perché mi ricorda i giorni tristi che Jonah trascorre nel campo
Un luogo che ricordo: il negozio del fruttivendolo, dove Jonah e la mamma scoprono di non avere più i diritti degli altri
Un gesto che mi è piaciuto: mi è piaciuto quando il cuoco del campo da a Jonah un cucchiaio, per poter mangiare nei pentoloni del cibo dei soldati tedeschi.
Un gesto che non mi è piaciuto: non mi è piaciuto il bambino che rompe i giocattoli di Jonah e gli dice”sporco ebreo!”
Un’emozione positiva che ho provato: il momento più gioioso è stato quando il papà, per festeggiare il proprio compleanno, porta Jonah a cavalluccio sulle spalle.
Un’emozione negativa che ho provato: quando Jonah, tornato a casa, butta il latte per terra, non vuole mangiare i biscotti perché si rifiuta di vivere senza i genitori ormai morti. Poi impara, seguendo i consigli dei genitori adottivi, che bisogna continuare a vivere.
Una frase importante: la dice la mamma a Jonah: “guarda sempre il cielo e non odiare mai nessuno!” (Paolo)