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Altri Jonah contemporanei: tematiche che emergono dal film

Sì, esistono ancora bambini che come Jonah, vivono la loro vita nella violenza e nella paura, specialmente nelle zone dove ora c’è la guerra. In Sudan, ad esempio, i bambini non hanno un posto dove dormire perché di notte, alcuni uomini entrano nelle case, li rapiscono per farli diventare delle vere e proprie macchine da guerra e per renderli più aggressivi gli fanno picchiare i loro genitori. Molto spesso, questi bambini vanno a dormire negli ospedali perché lì c’è un po’ più di sicurezza. Un’altra cosa drammatica avviene dopo che la guerra finisce, nei campi che nessuno ha più coltivato non cresce niente, quindi hanno inizio fame e carestie. Vediamo in televisione le immagini dei bambini denutriti; nei loro occhi si legge la sofferenza. Mi vieni spontaneo chiedermi: ”quanto vivrà questo bambino?”. Esiste un’associazione che si chiama UNICEF e che lotta per dare aiuto a tutti i bambini che soffrono, portando loro cibo, medicine e altre cose per vivere un po’ meglio. Negli ultimi tempi, l’UNICEF si sta occupando di quei bambini che vengono sfruttati nel lavoro e maltrattati dagli adulti. Per questi bambini sono necessari anche mezzi che permettono loro di studiare, perché studiando si possono conoscere i propri diritti e quindi si può riconoscere l’adulto che vuole aiutare da quello che invece vuole rubare l’infanzia, il gioco, la fantasia e l’allegria. (Paolo)

Nel mondo ci sono altri bambini come Jonah. Nel Sudan ci sono bambini che per evitare di essere rapiti, non dormono nelle loro case ma vanno a dormire nei corridoi degli ospedali. Se vengono rapiti, sono addestrati per diventare dei guerriglieri, invece le bambine sono portate nelle grandi città dove diventano prostitute o schiave. Nei paesi in guerra i bambini non giocano con i giocattoli, ma con le armi o con le bombe e i carri armati abbandonati dai soldati. Mi hanno raccontato la storia di un ragazzo africano che ha perso una mano giocando con una bomba che è esplosa, ma tempo dopo, lo stesso ragazzo ha avuto un altro incidente: un ordigno gli è scoppiato dietro la schiena, ferendolo gravemente; lui si vergognava tanto di dire che per la seconda volta era rimasto ferito per colpa della sua ingenuità.
Nel film “Jonah che visse nella balena” emergono le sofferenze dei bambini in guerra: la povertà, le privazioni, la tristezza e le malattie dovute alla mancanza di igiene e alla fame. (Domenico)

Secondo me nel mondo ci sono troppi “Jonah”. Sono i bambini che vivono nei paesi dove c’è la guerra. Questi bambini crescono e vivono nella guerra. Non gli serve studiare per sapere che brutta cosa sia, perché la vedono tutti i giorni. Io spero sempre che non ne scoppi una nuova perché altri bambini soffrirebbero e questo sarebbe ingiusto! Il film ci mostra la tristezza di vivere in un campo di sterminio, ma anche la paura, l’odio, la fame, la mancanza di igiene, le violazioni dei diritti dei bambini tra cui il diritto all’istruzione, alla libertà e ad avere una famiglia. Il film dà anche un messaggio di speranza, sperare nella voglia di andare avanti e nella vita che continua, nonostante tutto. (Damiano)