Presentazione al Museo Archeologico di Reggio Calabria del libro “Pentcho” di Antonio Salvati
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria e Il Centro Internazionale Scrittori della Calabria, per tentare di comprendere un evento terrificante e ricordare i genocidi perpetrati dal nazismo, giovedì 26 gennaio, alle ore 17:00, presso la Sala conferenze del MArRC promuovono l’incontro con lo scrittore Antonio Salvati, autore del volume “Pentcho” – Da Bratislava alla Calabria. Le storie degli ebrei della nave che ha navigato sulle acque del Danubio. Dopo i saluti di Carmelo Malacrino, direttore del MArRC e di Loreley Rosita Borruto, presidente del Cis della Calabria, parla del libro Nicodemo Misiti, etnolinguista, scrittore, fotografo. Sarà presente l’Autore. Letture scelte a cura di Pasquale (Pax) Curatola. Il volume “Pentcho” racconta la storia di alcuni ebrei che a bordo di un vecchio rimorchiatore fluviale inadatto alla navigazione in mare, circa 500 giovani ebrei apolidi (cechi, polacchi, slovacchi, tedeschi, rumeni) salparono da Bratislava nel maggio del 1940 per fuggire all’occupazione nazista. Il viaggio della Pentcho è una storia straordinaria, dopo dieci giorni dal naufragio a Kamila Nisi, isola greca disabitata, fu una nave militare italiana a salvare i naufraghi e trasportandoli a Rodi, rimasero per circa un anno. Successivamente la maggior parte dei profughi venne trasferita a Ferramonti dove sorgeva il più grande campo di internamento dell’Italia fascista, e dove la grande maggioranza degli internati era ebrea non italiana. Ferramonti per i naufraghi del Pentcho divenne una salvezza.